
Nella cultura tedesca, Armut (povertà) è un lemma ricorrente, declinato e variato a iosa, in ambito soprattutto poetico, filosofico, religioso e sociologico. Se ad esempio nell’Ottocento restano memorabili in particolare figure come il Woyzeck di Georg Büchner nell’epoca dello Junges Deutschland o i “tessitori” slesiani di Gerhard Hauptmann in epoca naturalistica, è soprattutto con il primo trentennio del Novecento che diviene improrogabile – a partire dall’Espressionismo – l’incontro con la povertà sociale e con le sue scaturigini, con quelle Vorstadtstraßen (Strade di periferia) di cui un esponente della Neue Sachlichkeit come Erich Kästner (che le dichiara a lui “ben note”) depreca il degrado, insorgendo contro una “povertà” (Armut) che rende “tristi e insane” le abitazioni stesse, le quali finiscono per offrire uno spettacolo ributtante. Leggi tutto »